Giovanni Marino - Photojournalist

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  • Monte Santa Croce (PZ)  -Panorama dal Monte Santa Croce
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Sagra Maggese - Colobraro/Basilicata/Italy - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette..di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Colobraro (MT) 23/05/2008 - Sagra Maggese - Sul monte alto circa 8OO metri sul livello del mare,a ridosso dell?abitato, è da tempo immemorabile situata una croce che fu collocata a memoria e celebrazione dell?evento che secondo la tradizione nel lontano passato funestò il paese con l?invasione appunto delle cavallette. Queste, dalla lontana Africa, inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alle vegetazioni ma anche agli uomini con le loro dolorose punture. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai morsi delle migliaia e migliaia di insetti. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l?aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica e si recò sul posto, dove condusse il Crocefisso sulle sommità dei tre monti che circondano il  centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette.di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell?istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocefisso alla sommità del monte Calvario e per rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio. Tradizionale è la processione notturna, accompagnata da una fiaccolata, fatta per le vie principali del paese. Questa ricorrenza risale al dopoguerra, quando i superstiti del grande conflitto tornarono e decisero di dedicare una messa ai caduti per ringraziare il Signore di essere rimasti in vita.
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  • Guardia Sanframondi (BN) 22/08/2010 - Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta.
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  • Guardia Sanframondi (BN) 22/08/2010 - Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta.
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  • Venosa (PZ) 30.03.2013 - Sabato Santo. Processione delle Confraternite
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  • Guardia Sanframondi (BN) 22/08/2010 - Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta.
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  • Guardia Sanframondi (BN) 22/08/2010 - Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta.
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  • Guardia Sanframondi (BN) 22/08/2010 - Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta.
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  • Guardia Sanframondi (BN) 22/08/2010 - Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta.
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  • Guardia Sanframondi (BN) 22/08/2010 - Riti Settennali di Penitenza in onore dell'Assunta.
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  • Venosa (PZ) 30.03.2013 - Sabato Santo. Processione delle Confraternite
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